Ingredienti per uno stampo basso da 750g
Il mix e la glassa è bene prepararli il giorno del primo impasto
- 20g di acqua
- 20g di miele di acacia
- 20g di zucchero semolato
- 20g di sciroppo di glucosio (sostituibile con miele)
- 1g di sale
- 65g di arancia candita
- 35g di cedro candito
- 1 bacca di vaniglia o una bustina di vanillina
Scaldare in un pentolino tutti gli ingredienti eccetto i canditi e la vaniglia. Quando lo zucchero è completamente sciolto e il composto è trasparente, aggiungere i canditi e la vaniglia. Frullare il tutto, fare raffreddare e tenere a temperatura ambiente fino al giorno dopo. Può essere preparato con anticipo e conservato in frigo per 10 giorni o in freezer per 2 mesi.
- 25 gr di Mandorle
- 25 gr di Nocciole
- 100 gr di Zucchero semolato
- 10 gr di Albume
- 65 gr di Zucchero semolato
- 20 gr di Olio semi girasole
- 15 gr di Farina di Mais Bramata
- 35 gr di Albume
- 1/2 Bacca di vaniglia
- 1 gr di Buccia di arancio
- 3 gr di Burro
Primo impasto
- 88g di zucchero
- 50g di acqua a 30° (prima dose)
- 75g di tuorlo (prima dose)
- 110 g di pasta madre solida
- 200g di farina tecnica w 320 (io Panettone Z)
- 75g di tuorlo (seconda dose)
- 40g di acqua a 30° (seconda dose)
- 75g di burro
Fare uno sciroppo “a freddo” mescolando con una frusta direttamente nella planetaria lo zucchero con la prima dose di acqua a 30°. Aggiungere poi la prima dose di tuorli e la pasta madre spezzettata. Montare il gancio, aggiungere la farina e iniziare a impastare a velocità 2. Lavorare fino ad ottenere un impasto morbido e amalgamato. Sembrerà non omogeneo e dalla consistenza simile a una crema, ma si sistemerà non appena aggiungerete la seconda dose di tuorli in tre volte. L’impasto si presenterà molto colloso e parte resterà attaccata al fondo.
Aggiungere la seconda dose di acqua in tre volte, aspettando sempre che si sia assorbita bene la dose precedente. aumentare la velocità a 2-3 a ogni aggiunta. L’impasto non si legherà del tutto al gancio, ma sarà evidente l’estensibilità e la maglia glutinica ben formata. Infine aggiungere il burro morbido anche questo in tre volte e sempre aspettando che l’impasto assorba bene la dose precedente. L’impasto comincerà a prendere corpo, parte salirà sul gancio formando un bel corpo unico e parte resterà sul fondo. Non preoccupatevi, è normale. Lavorare a media velocità, cercando di chiudere l’impasto a 26 gradi. Tuttavia, durante la lavorazione è importante non far surriscaldare troppo l’impasto (se dovesse superare i 26 gradi, fermarsi e far riposare in freezer fino ad arrivare a 23-24 gradi). L’impasto deve fare il velo, indice di una perfetta incordatura (ci vogliono circa 30 minuti).
Non si arrampicherà totalmente al gancio data l’elevata idratazione.
Riporre l’impasto in un contenitore graduato con coperchio, in una cella a 28° costanti (o in forno con lucina accesa). Dovrà aumentare di volume di 2,5/3 volte prima di procedere al secondo impasto.
- Tutto il primo impasto
- 100g di farina w 320
- 25g di panna
- 20g di zucchero
- 20g di mix aromatico (la ricetta originale prevedeva miele millefiori)
- 35g di tuorlo
- 25g di burro
- 6g di sale
- Glassa
- Mandorle dolci grezze
- Granella di zucchero grossa
- Zucchero a velo
Successivamente aggiungere i tuorli e, quando saranno totalmente assorbiti, lo zucchero e il mix aromatico (o il miele). Aggiungere la panna gradualmente, in 3 riprese. Solo quando l’impasto sarà asciutto, aggiungere il burro a pomata e il sale. L’impasto deve presentarsi liscio, incordato perfettamente e deve formare il velo. Io generalmente lavoro tra la velocità 2 e 3, soprattutto dopo l’inserimento degli ingredienti liquidi/grassi. Anche in questo caso cercare di chiudere l’impasto a 26°. La fase di impastamento dura circa 30 minuti.
A questo punto si può decidere di lasciarlo lievitare a temperatura ambiente (come ho fatto io per esigenze personali), e ci impiegherà circa 12 ore, oppure a 28° per 4h. La fugassa è pronta per la glassatura quando arriva a 3 cm dal bordo.
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